09 marzo 2009 – Corrierefiorentino
Le reazioni
L’affondo della Curia: «Un atto nefasto, offensivo e distruttivo»
«La pretestuosità più evidente è nel voler imporre alla città una scelta che serviva soltanto a segnare i confini di una parte politica e a spostarli in direzione di un più accentuato laicismo»
«Un atto nefasto, offensivo e distruttivo». Così l’arcidiocesi di Firenze commenta, in una nota, la cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro. «Una maggioranza, peraltro sfilacciata, del Consiglio comunale di questa città – scrive l’arcidiocesi – ha pensato bene di dare un tono di protagonismo a un finale di legislatura perlomeno problematico. Opporsi a questa improvvida decisione non vuole dire opporsi alla persona del signor Englaro o voler mancare di rispetto alla sua dolorosa vicenda familiare. Ma dopo aver assicurato rispetto e comprensione, si ritiene doveroso affermare con nettezza che l’atto che una parte del Consiglio comunale ha voluto imporre a tutta la città appare pretestuoso, offensivo e distruttivo».
COSA LEGA FIRENZE A ENGLARO? – «Pretestuoso – prosegue la nota dell’arcidiocesi – perchè anzitutto non si scorge quale specifico nesso possa aver legato o legare il signor Englaro alla nostra città di Firenze. Ma forse la pretestuosità più evidente, apparsa fin dall’inizio di questo triste dibattito fiorentino, è nel voler imporre alla città una scelta che serviva soltanto a segnare i confini di una parte politica e a spostarli in direzione di un più accentuato laicismo, rispetto a quanto gli stessi cittadini avevano voluto esprimere nelle recenti elezioni primarie di quello stesso settore politico».
L’OFFESA PIU’ GRANDE – «Ma l’offesa più grande – è un altro passo del testo della diocesi – è stata fatta verso i genitori, fratelli, amici e gruppi di volontari che si stringono attorno ai loro oltre 2500 cari che vivono in situazioni similari a quelle da cui è stata strappata a forza Eluana Englaro, persone che chiedono invece di essere sostenute nella loro dedizione, nella loro fatica e nella loro speranza. Probabilmente, a chi ha approvato questa sciagurata delibera non interessa nulla di Eluana Englaro e tanto meno della convivenza civica della nostra amata Firenze, ma solo il poter mostrare con un ultimo gesto di arroganza la disponibilità di un potere esercitato come arbitrio, a spregio di chi ha altre opinioni e ritiene la vita un bene indisponibile perchè sacro, e questo non per scelte religiose ma per convincimento razionale. Su questa verità, lo si sappia con certezza, la Chiesa di Firenze, non farà mai un passo indietro e denuncerà con forza ogni sopruso, perchè tale è l’atto nefasto appena deciso».
09 marzo 2009