Esclusivo – La confessione del cantante Bobby Solo: “Avevo perso la voce e i medici non mi avevano dato speranze. Ma andai in pellegrinaggio a Lourdes e sono miracolosamente guarito”
di Bruno Volpe
CITTA’ DEL VATICANO – ‘Una lacrima sul viso’, titolo del brano che più di altri lo ha reso celebre in Italia e nel mondo, scivola davvero via quando Bobby Solo, all’anagrafe Roberto Satti da Roma (nella foto), racconta come a Lourdes abbia ottenuto una guarigione, inspiegabile secondo i canoni della medicina tradizionale, che gli ha consentito di tornare a cantare e di proseguire la sua celebre carriera artistica.
Maestro, partiamo dalla Sua Fede: Lei si professa molto credente.
“Lo sono. Ed ho una devozione particolare per Nostro Signore Gesù Cristo, per la Beata Vergine Maria e per Padre Pio da Pietrelcina”.
Ora ci racconti pure l’evento prodigioso di cui è stato protagonista.
“Era il 1980. Stavo eseguendo una canzone dalla note alte durante uno spettacolo. Ad un certo punto ho sentito come una fitta alla gola e il sapore salato del sangue salire in bocca. Ho pensato ad una comune gengivite ed ho continuato lo spettacolo come se niente fosse. La sera in hotel, però, ho scoperto che non potevo parlare e che la mia voce aveva acquistato un suono metallico. Allarmato, già l’indomani consultai un otorino e un chirurgo di fama, gli stessi che seguivano Luciano Pavarotti, che senza molte cerimonie mi dissero che una corda vocale, la sinistra, si era spezzata e lacerata a tal punto e che non avrei mai più potuto cantare. Lei mi capirà, ero disperato…”.
A quel punto, cosa accadde?
“Ironia del destino, un amico per nulla cattolico, tal Tony Orsi, proprietario di molte discoteche, un ‘Don Giovanni’ dell’epoca, mi convinse ad andare in pellegrinaggio a Lourdes. Sa, ero così scioccato che neanche avevo preso in considerazione questa possibilità. Fatto sta che partii immediatamente alla volta della Francia per chiedere alla Madonna di intercedere presso Dio per far guarire la mia corda vocale. Ero sconfortato, la mia carriera era praticamente finita, i medici non mi avevano dato speranze. Eppure…”.
Continui, prego…
“Giunto a Lourdes, invocai molte volte l’aiuto Gesù e recitai tante di quelle Ave Maria da perdere il conto. Poi, ebbi un’intuizione e iniziai a bere tantissima acqua della grotta di Massabielle. Bene, all’improvviso sopraggiunse uno strano e fortissimo calore alla gola associato a delle marcate vibrazioni. Tornai in Italia confortato, rassenerato e guarito. Pensi che ripresi a parlare e a cantare normalmente e che qualche tempo dopo, al Festival di Sanremo, ebbi un buon successo con ‘Gelosia’, 300.000 copie vendute”.
Ma i medici cosa Le dissero?
“Che la guarigione era stata immediata e spontanea e non aveva nulla di spiegabile dal punto di vista clinico e scientifico. In poche parole, si trattava di un miracolo”.
Come mai ha deciso di rendere pubblica questa bella vicenda solo adesso?
“Non ho mai voluto strombazzare l’evento temendo strumentalizzazioni mediatiche”.
Come vive adesso la Fede Bobby Solo?
“Con una grande devozione alla Madonna e con la semplicità dei trasteverini che mi ha trasmesso mia madre Maria. Un ruolo importante ce l’ha anche mia moglie”.
Quale canzone dedicherebbe alla Madonna?
“Una lacrima sul viso, non ho dubbi, anche se è un omaggio troppo modesto per la grazia che mi ha accordato e di cui sono stato indegnamente beneficiario”.