Silvana de Mari:
Il medico-scrittore denuncia i libri transgender per i bimbi
PAOLO BIANCHI per Libero del 6 Aug 2016
L'emblema dell'errore secondo Silvana De Mari, medico e scrittrice, è Piccolo uovo, libro per l'infanzia, scritto da Francesca Pardi e illustrato dal notissimo vignettista Altan per le edizioni Lo Stampatello. Secondo lei il testo nega il diritto, anzi la necessità, del bambino ad avere padre e madre. Il libro è uscito cinque anni fa, ma sembra avere aperto la strada a decine di altre pubblicazioni per bambini anche molto piccoli, dove regnano la confusione dei ruoli genitoriali o la negazione di un genitore.
Dottoressa De Mari, lei ha sollevato una bufera sui social. Che succede?
«Sono sempre di più i libri della bambina che vuole essere maschietto e viceversa» spiega De Mari, che è molto nota per i suoi libri fantasy, in particolare la trilogia de L'ultimo elfo, e la saga di Hania, in cui sotto forma di metafora è sempre presente la necessità morale di prendere le parti degli indifesi.
Che cosa c'è secondo lei di sbagliato in questi libri?
"Negano il diritto del bambino ad avere padre e madre, e impediscono la collera e l'elaborazione del lutto dove questo diritto sia stato negato. In Piccolo uovo un ovetto nasce da solo, senza padre né madre, tutta la necessità di un'ascendenza biologica, tutto il dolore quando questa ascendenza viene negata (come ben sanno i valorosi genitori adottivi) è cancellato, come è cancellata la necessità del bambino di avere due genitori di sesso diverso. Non sai chi è tuo padre? Sorridi. L'esistenza di tua madre è stata addirittura negata? Sorridi. Perché hai due mamme?, cinguetta il titolo di un altro libro di Francesca Pardi, il tuo diritto ad avere un padre e a conoscere la tua ascendenza è stato negato perché tua madre in un delirio di onnipotenza ha deciso così? Sorridi!».
Ci sono testi che trattano anche la questione dell'aborto?
«Sì. In Sister apple, sister pig, di Mary Walling Blackburn, non tradotto in Italia. Anche qui: la tua mamma ha abortito? Tranquillo: tua sorella è un fantasma felice, forse è una mela o forse maiale. E invece nella realtà non è così, l'aborto pesa su tutta la famiglia. Il dolore dei bambini qui invece è negato e avvolto nella carta colorata. Non sai di che sesso sei? Hai un tale odio per te stesso che non accetti nemmeno il tuo corpo e il tuo sesso? Ti raccontiamo la favola che sia possibile cambiare sesso (non lo è) e ti facciamo leggere i libri di S. Bear Bergman, uno che si definisce trans e scrive libri per bambini che incoraggiano in loro il cambio di sesso. O ti mandiamo a teatro a vedere Mi chiamo Alex e sono un dinosauro, uno spettacolo prodotto in Sicilia, di Giuliano Scarpinato, dove un bambino è maschio o femmina a giorni alterni».
È possibile che un bambino senta questo desiderio?
«Il fatto di non corrispondere al proprio sesso biologico è un pensiero psicotico.Non si può trasformare un uomo in donna. Anche tecnicamente l’operazione chirurgica è un disastro. Un disastro. Dopo simili interventi, il tasso di suicidio si moltiplica per dieci, eppure esistono movimenti politici per dire che sono una bella cosa.
Dottoressa, lei è critica verso le affermazioni del Manuale Diagnostico dei disturbi mentali (il DSM), redatto dall'American Psychiatric Association, l'Apa. Perché?
Perché lì pare che la pedofilia sia stata sdoganata dal suo ruolo di perversione e portata all'onore di essere semplice orientamento sessuale».