Anniversari. 1978: suicidarsi per il socialismo

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Il Tempio del Popolo: il suicidio collettivo più grande della storia.
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Jones non era uno dei soliti squilibrati emarginati dalla società che si rifugia nella religione: Jones era un uomo stimato, che propugnava un socialismo e fu anche assessore all’edilizia del comune di San Francisco sotto il sindaco democratico George Moscone.
Addirittura la moglie del presidente Carter, Rosalynn, fu colpita dalla bontà di quest’uomo e intratteneva con Jones regolare corrispondenza epistolare.
Il vicepresidente Mondale, in una lettera al «caro Jim», si dichiarava «riconoscente per il lavoro del Tempio del Popolo».

Perché una paranoia così spaventosa venne condivisa da tante persone?
Un tentativo di risposta a questa domanda viene da una nota scritta da un seguace che evidentemente aveva accettato l’ordine di uccidersi: «Papà, non vedo nessuna via d’uscita – sono d’accordo con la tua decisione – ho paura soltanto che senza di te il mondo non ce la faccia ad arrivare al comunismo…».

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