il Timone – La festa dell’Ascensione
Ascensione: solo il cristianesimo ha osato collocare un corpo d'uomo nella profondità di Dio
dal discorso di Paolo VI ai partecipanti al Simposio sul mistero della risurrezione di Gesù, Roma 4 aprile 1970
Ascensione: solo il cristianesimo ha osato collocare un corpo d'uomo nella profondità di Dio
dal discorso di Paolo VI ai partecipanti al Simposio sul mistero della risurrezione di Gesù, Roma 4 aprile 1970
VATICANO – AsiaNews 2-10-15
Papa: tutti abbiamo un angelo custode, “messaggero di Dio” che va ascoltato e rispettato
E’ “Un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo”. “Dare ascolto alla sua voce, perché lui ci consiglia. Quando sentiamo quell’ispirazione: 'Ma fa questo… questo è meglio… questo non si deve fare…'. Ascolta! Non ribellarti a lui”.
Credere – N. 16 2015
La storia di copertina | Mario Tremore
Mario Trematore il pompiere che ha salvato la sindone
Durante l’incendio del 1997 riuscì a portare fuori dal duomo di Torino la teca con il Sacro lino. «Ho capito che il messaggio della Passione è il servizio e che Gesù è la via».
Nosiglia: pellegrini alla Sindone
Marco Bonatti
Avvenire 18 aprile 2015
Alla vigilia dell’apertura dell’ostensione della Sindone – da domani nel Duomo di Torino –, l’arcivescovo Cesare Nosiglia parla ad Avvenire delle attese e delle speranza che questo grande evento porta con sé. E lancia l’invito non tanto a guardare la Sindone, bensì a «lasciarsi guardare» da essa. E poi la visita di papa Francesco, «un dono» per l’arcidiocesi, che in questo evento dell’ostensione vede un’apertura a tutti credenti e non credenti. I pellegrini potranno vedere la Sindone fino al 24 giugno prossimo.
www.iltimone.org
Mont Saint-Michel, lo spettacolo ripreso da un drone. In attesa della marea del secolo
Gli esperti dicono che quella prevista il 21 marzo sarà la marea del secolo. Un’occasione unica per scoprire Mont Saint-Michel. Quando il coefficiente della marea supera 110 (capita una ventina di giorni l’anno), il Mont torna per qualche ora ad essere isolato dal continente. Ma nel giorno dell’equinozio il coefficiente sarà addirittura 118 e per una situazione analoga bisognerà aspettare il 25 marzo 2073.
Corrispondenza Romana
San Bonaventura: I prodigi della notte di Natale
San Bonaventura è una delle figure più alte della Chiesa nell’epoca medioevale.
Nato nel 1217 a Bagnoregio (VT), entrò nel 1243 nell’ordine francescano, per conto del quale insegnò come maestro di teologia all’Università di Parigi. Nel 1257 il capitolo generale dei frati minori, riunito a Roma, lo elesse ministro generale, e come tale nel 1260 fu uno degli artefici delle prime costituzioni generali dell’ordine. Nel 1273 venne nominato cardinale e vescovo di Albano da Papa Gregorio X, che lo fece partecipare al Concilio ecumenico di Lione; ma proprio alla fine del Concilio, nel 1274, Bonaventura morì.
Canonizzato nel 1492, nel 1588 fu proclamato Dottore della Chiesa, e ricevette il titolo di Doctor Seraphicus per la luminosità della sua dottrina e per l’ardore del suo insegnamento. Oltre a scrivere numerose opere, il santo predicò celebri sermoni, fra i quali il Sermone XXI De nativitate Domini, pronunciato nella chiesa di Santa Maria della Porziuncola, che illustrava alcuni fatti miracolosi accaduti nel momento del Santo Natale.
LE 233 OSTIE DI SIENA CHE ILLUMINANO IL MONDO
di Antonio Socci
Da “Libero”, 28 settembre 2014
Tutto si è svolto riservatamente, attorno al 10 settembre scorso. Ma la notizia più importante, quella sul risultato della ricognizione, è trapelata e ve la proponiamo.
A cento anni dall’ultima analisi c’è la conferma che le Sacre Particole conservate nella basilica di San Francesco, a Siena, si stanno ancora mantenendo miracolosamente intatte, contro ogni legge naturale.
Nel contenitore sono state rinvenute – com’era prevedibile – muffe e batteri, ma incredibilmente nessuna ostia è stata intaccata.
Un fenomeno inspiegabile perché per la loro composizione (come derivati del grano) le particole sono deperibilissime, molto vulnerabili da microrganismi e muffe. Sembra che su queste 233 ostie conservate a Siena le leggi di natura non possano nulla.
Corrispondenza Romana
Inchiesta sugli angeli di Gaeta e Stanzione
(di Gianandrea de Antonellis) Parlare degli angeli, anche in chiesa, spesso è divenuto quasi un tabù: per un malinteso senso di ecumenismo si preferisce evitare un argomento che spiace ai protestanti, cancellando di fatto il ruolo che questi spiriti celesti hanno nella nostra esistenza. Non a caso, la preghiera «Angelo di Dio, che sei il mio custode…» è la prima ad essere imparata, quando siamo piccoli, e la prima ad essere dimenticata, quando diventiamo adulti.
LA LETTERA D’AMORE PER TE, SCRITTA COL SANGUE
di Antonio Socci
Da “Libero”, 20 aprile 2014
Il 9 aprile scorso, durante l’Udienza generale in Piazza San Pietro, una persona dalla folla ha gridato verso il Pontefice: “Papa Francesco, sei unico!”. Il Santo Padre gli ha risposto: “Anche tu, anche tu sei unico. Non ci sono due come te”.
Con quella semplice battuta ha espresso una verità immensa, che caratterizza il cristianesimo. Infatti per il mondo il singolo è solo un numero, sostituibile con tanti altri, cioè sacrificabile al potere.
Le ideologie moderne poi considerano come protagonisti della storia dei soggetti collettivi (la Razza, la Classe, la Nazione, l’Umanità) o entità astratte come il Mercato, il Capitale, il Partito e lo Stato.
San Nerses Snorhali (1102-1173), patriarca armeno
Gesù, Figlio unico del Padre, § 727-736 ; SC 203
“Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra” (Lc 23,33)
In cambio dell’albero che ha dato la morte,
che sta in mezzo al Paradiso (Gen 3,3),
hai portato sulle spalle il legno della croce,
l’hai fatto salire sul luogo chiamato Golgota.
Solleva l’anima mia, caduta nel peccato
che porta un peso sì grande;
sollevala col « dolce giogo »
e col « carico leggero » della croce (Mt 11,30).
Il venerdì, alle ore tre,
nel giorno dove il primo uomo è stato sedotto,
sei stato inchiodato, Signore, sul legno
insieme al ladrone criminale.
Le mani che avevano creato la terra,
le hai stese sulla croce,
in cambio delle mani di Adamo e di Eva che si erano tese
verso l’albero dove avevano colto la morte.
Io ho peccato come loro,
e li ho anche superati…
Perdona il mio misfatto
come a loro nella regione da dove la speranza è bandita.
Sei salito sulla santa croce,
hai tolto la trasgressione degli uomini ;
inchiodandovi
il nemico della nostra natura.
Fortificami sotto la protezione
di questo santo segno, sempre vincitore,
e quando si leverà in Oriente (Mt 24,30),
illuminami della sua luce.
Al ladrone che era alla tua destra
hai aperto la porta del Paradiso;
ricordati di me anche quando ritornerai
con la regalità di tuo Padre (Lc 23,42).
Possa anch’io sentir pronunciare
la risposta che fa esultare:
“Oggi sarai con me nell’Eden,
nella tua prima patria!”
fonte: Evangelizo.org