DICO. NO!
Intervista a Mons. Luigi NEGRI
di Emanuele Gagliardi
Tratto da (C) Radici cristiane, n ° 23, aprile 2007,
http://www.radicicristiane.it/
C’è un attacco verso la famiglia fondata sul matrimonio, unico modello in cui si realizza il valore dell’unione fra uomo e donna.
Il tema delle unioni di fatto andava affrontato in parlamento, ma Prodi ha voluto prendere la scorciatoia per accontentare le sue ingombranti alleanze.
Stiamo andando verso uno "stato etico" pervaso da una mentalità radicale laicista: in pratica "prove tecniche di dittatura".
I Dico contribuiscono a dar vita ad un’umanità irresponsabile.
Da Pacs a Dico: cambiano gli acronimi ma la polemica resta, anzi s’infiamma, dopo il decreto di legge sulle unioni civili varato dal governo Prodi – nel frattempo battuto in Senato il 21 febbraio sulla politica estera – contro cui si sono schierati l’opposizione di Centrodestra, il Vaticano, i Teocon, ma che ha lasciato perplessi, quando non apertamente contrari, anche alcuni componenti del Centrosinistra. La Conferenza Episcopale Italiana, facendo eco al pensiero di Benedetto XVI, è entrata nel dibattito prendendo un netto atteggiamento di opposizione a questa "apertura" che rischia di minare irreversibilmente la famiglia.
Ne parliamo con mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, epigono di Don Giussani, studioso di filosofia, di storia, del Magistero di Papa Wojtyla e della Dottrina sociale della Chiesa.
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