Avvenire – I cristiani sono i più perseguitati al mondo

Cristiani, la mappa delle persecuzioni
Paolo M. Alfieri
Avvenire – 13 ottobre 2015

Da qui a dieci anni ci sarà ancora spazio per il cristianesimo in Medio Oriente? O i cristiani saranno definitivamente scacciati dalla loro antica terra di provenienza? A guardare i numeri di quanto accade, ad esempio, in Iraq i timori sono fondati: dal milione di cristiani del 2002-2003 si è passati ai 275mila di oggi

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AsiaNews – Il mondo dorme. Non ha imparato nulla dalle Shoah del XX secolo

AsiaNews 07/09/2015
VATICANO
Papa: continua il martirio di tanti cristiani “col silenzio complice di tante potenze che potevano fermarlo”

Francesco ha concelebrato con il nuovo Patriarca di Cilicia degli Armeni e con tutti i vescovi membri del Sinodo della Chiesa patriarcale armeno cattolica. “La prima nazione che si è convertita al cristianesimo: la prima. Perseguitata soltanto per il fatto di essere cristiani”. Noi non sappiamo cosa accadrà qui. Non lo sappiamo! Ma che il Signore ci dia la grazia, se un giorno accadesse questa persecuzione qui, del coraggio”. 

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CR – Cresce l’intolleranza verso i cristiani come risultato dell’apostasia

Corrispondenza Romana 5-8-2015

Quella persecuzione cristianofobica fatta di bavagli, sanzioni e galera

(di Mauro Faverzani) Il discorso parte da lontano: per questo nel 2011 l’Observatory’s Report on Intolerance and Discrimination against Christians parlò espressamente di «negazione dei diritti dei Cristiani» in Europa, evidenziando numerose gravi violazioni: della libertà di espressione, ad esempio, di quella di coscienza, della dimensione istituzionale e collettiva della libertà religiosa e molte altre ancora.

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AsiaNews – La Cina continua ad abbattere croci, simbolo di Cristo

AsiaNews 30/7/15

Wenzhou, anche la Chiesa non ufficiale contro le demolizioni. La diocesi in digiuno
di Joseph Yuan
Dopo la marcia del 90enne vescovo ufficiale mons. Vincent Zhu Weifang, il coadiutore mons. Peter Shao Zhumin e tutto il clero non ufficiale pubblicano una lettera aperta in cui chiedono di fermare la campagna di demolizione delle croci. Un appello ai cattolici “della Cina e del mondo intero” affinché si uniscano alla protesta, a sostegno della Chiesa cinese. Persino un vescovo illecito manifesta solidarietà con il clero del Zhejiang, contro gli atti del governo

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SIR – Cosa significa avere una libreria cattolica a Karachi

Le postine di Dio

fonte: SIR

(Sir) A Karachi nel centralissimo quartiere di Saddar, le Figlie di San Paolo gestiscono una libreria che vende catechismi, bibbie e altri testi religiosi. Tra loro suor Daniela Baronchelli, 83 anni, originaria di un piccolo paesino del Bresciano. Ha vissuto per oltre 25 anni in Africa e poi, a metà degli anni Ottanta, si è trasferita in Pakistan, prima a Lahore e poi a Karachi. «Vendere Bibbie, catechismi e soprattutto audiovisivi in un quartiere come questo è pericolosissimo – ci spiega – ma abbiamo scelto questa zona perché è molto frequentata e vicina alla cattedrale di Karachi». Le minacce sono all’ordine del giorno. Oltre ai libri, le religiose vendono filmati e immagini dei profeti, il cui possesso è proibito dal Corano. «Molto spesso i talebani fanno circolare dei biglietti con scritto: “O chiudete o morirete”. Ciò che ci dicono è tremendo, ma noi continuiamo con pace e amore la nostra missione. Siamo coscienti del pericolo, ma è un rischio che si estende a tutta la cristianità. Perché oggi, in Pakistan, possiamo parlare apertamente di persecuzione». Nel 2005 la polizia ha effettuato un raid nella libreria dopo che sul quotidiano nazionale Nawa-I-Waqt degli estremisti locali avevano accusato i cristiani di vendere cd contenenti caricature della morte di Maometto. Alcuni leader musulmani avevano, perfino, emesso una fatwa – verdetto di condanna – contro i filmati e chiesto l’apertura di una causa per blasfemia. Da allora, il governo ha posto una guardia davanti al negozio, che però finisce per attirare ulteriormente l’attenzione.
 

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