Siamo cattolici e non ci piace commentare gli atti degli uomini di Chiesa: ciò che concerne i sacramenti e la fede è di loro competenza.
Né serve protestare e manifestare, la Chiesa è gerarchica e conosce una sola “maggioranza”: quella della fedeltà a Cristo.
Ma quando gli ecclesiastici vogliono fare politica direttamente, abbiamo il diritto e il dovere di parlare: perché in quel caso è la Chiesa che si abbassa verso la città secolare, non il laicato che vuole occuparsi di fede e costumi (1).
Dell’indispensabile diversità di compiti tra chierici e laicato cattolico fa stato la stessa giurisprudenza ecclesiastica (can. 285-287).
Ebbene, la Chiesa di Bologna ha compiuto un gesto inequivocabile: l’ex-prete Eugenio Melandri, già parlamentare di Democrazia proletaria e di Rifondazione Comunista, prima sospeso a divinis, poi ridotto allo stato di laico (2), è stato incardinato nel clero petroniano (3).
Le ragioni di questa riabilitazione non sono note e stupisce che il quotidiano dei vescovi si limiti a darne notizia senza spiegarla, quasi fosse un fatto normale (4).
La Nuova Bussola Quotidiana ha già evidenziato come il re-integro dell’Onorevole ex-prete Melandri non sia il primo né l’unico, così come nessuno dei “sacerdoti” re-integrati si è detto pentito (5).
Anche Eugenio Melandri non è pentito di aver aderito all’ideologia più totalitaria e crudele della storia: la sua pagina Facebook è piena di proclami filosocialisti e di richiami a Democrazia proletaria.
Il suo re-integro nella Diocesi di Bologna è salutato dall’onorevole Russo Spena di Rifondazione Comunista (6) con le parole: «Il tuo ritorno ufficiale nella Chiesa […] lo hai ottenuto senza pentimenti, senza damnatio memoriae» (7).
Non basta: il periodico della Diocesi di Roma fornisce un’allucinante cronistoria celebrativa dei tentativi di infiltrazione social-comunista all’interno della Chiesa. Dalla “teologia della liberazione”, al prete-terrorista Camillo Torres, ai “Cristiani per il socialismo”: «hanno fatto coppia fissa padre Eugenio Melandri […] padre Alex Zanotelli […] il vescovo Saveriano Giorgio Biguzzi […] la storica rivista “Missione Oggi” […] mons. Tonino Bello» (8).
Il Magistero Pontificio ha condannato il socialismo innumerevoli volte e fin dal suo apparire, al punto da definirlo intrinsecamente perverso: l’ideologia più antiumana e anticristiana della storia.
Più di recente, la Sede Apostolica ha fulminato proprio quella forma di marxismo denominata “teologia della liberazione”, ancora molto diffusa tra il clero e l’episcopato latino-americano (9).
Tali condanne saranno sempre valide perché il socialismo non ha cambiato natura, né la Chiesa può insegnare l’errore per 150 anni (invicta stabilitas).
Purtroppo, incardinando l’ex-prete social-comunista, l’arcivescovo di Bologna sembra cooperare indirettamente e formalmente con la diffusione di tale ideologia (can. 1371 §1). Di più, non pretendendo una pubblica ritrattazione da parte del Melandri, sembra quasi dare il proprio nome ai partiti dell’ex-prete che la diffondono (can. 1374).
Come fedeli della Diocesi di Bologna abbiamo assistito con sgomento al crescendo dell’attività partitica del nostro amato Pastore: dalla partecipazione alla Festa dell’Unità del 30/6/2019 alla Festa Regionale “Famiglia è accoglienza” (dell’islam) in occasione della prossima festa del Santo Patrono.
Dunque, proprio San Petronio ci sia testimone: non lasceremo indifese le nostre donne, i nostri figli, le nostre famiglie, le nostre case, il nostro territorio, le nostre libertà.
Faremo l’impossibile per limitare e annientare la diffusione del relativismo e libertarismo promossi dal socialismo (10).
NOTE.
(1) Sull’imprudenza di questo “abbassamento” valga l’intelligente giudizio del socialista Antonio Gramsci: «Lo spirito si è fatto carne, e carne corruttibile come le forme umane, sottoposta alle stesse leggi storiche di sviluppo e di superamento che sono immanenti nelle istituzioni umane» (A. Gramsci, I popolari, in L’Ordine Nuovo del 1.11.1919, reperibile in: http://www.nuovopci.it/classic/gramsci/popolari.htm )
(2) Così riportava all’epoca il quotidiano social-relativista Repubblica: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/25/censura-per-melandri-prete-demoproletario.html
(3) La notizia in: https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/eugenio-melandri-1.4788524
(4) Cfr. https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/eugenio-melandri-torna-a-dir-messa-dopo-28-anni
(5) Cfr. http://www.lanuovabq.it/it/quanta-misericordia-per-i-preti-rossi-mai-pentiti
(6) La solidarietà dell’On. Russo Spena con il terrorista Cesare Battisti è nota: https://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
(7) La lettera è stata trascritta dal Melandri stesso: https://www.facebook.com/eugenio.melandri/posts/10220722912212401
(9) Cfr. le fondamentali Istruzioni Libertatis nuntius del 1984 ((in: http://www.ratzinger.us/Libertatis-Nuntius/ ) e Libertatis conscientiae del 1986 (http://www.ratzinger.us/Libertatis-Coscientia/ )
Se si è di Cristo non si puo abracciare ideologie totalitarie ( e i partiti di sinistra al di la loro nome lo sono state e lo saranno sempre ) per annunciare il vangelo.
Il santo Santo Padre intervenga!
Quando lo Spirito Santo deciderà di donare ai nostri tempi bui un sommo pastore del vigore di Papa Giuseppe Sarto, Pio X, che stroncò con decisione il modernismo?
Bologna ha avuto straordinari cardinali cattolici indimenticabili.
Per tutt’altri motivi lo sarà anche questo ZUPPI che sta cucinando una ZUPPA di errori tanto tossica quanto contagiosa.
E lo riconosceremo dai frutti:
avariati, aspri e mai maturati benché… ROSSI!
Falce e tortello, anzi tortellino.
Naturalmente al pollo.
PD = pastore democratico.